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E il fisco ?

Fra le istituzioni e le vittime dei sequestri spesso non corre buon sangue, ma riteniamo di non avere colpe, tranne la dabbenaggine di esserci fatti rapire. Questa colpa dev'essere alquanto grave se ci è riservato il trattamento che descriviamo di seguito ( e non è il solo...). Vorremmo tanto sapere se anche in altri stati la vittima è trattata con più rigore dei delinquenti, o meglio, dato che probabilmente l'esperienza del rapimento ci ha fuso la mente,vorremo sapere chi siamo veramente: le vittime od i carnefici ? Di una cosa siamo sicuri: I soldi del riscatto non sono deducibili. A questo punto sorge spontanea una domanda: i banditi vengono tassati ?

I sequestrati e il fisco

Il dott. Giuseppe De Sandro, farmacista calabrese rapito il 20 Gennaio 1983 a Bovalino, e liberato l' 8 Agosto dietro pagamento di un riscatto di 500 milioni, fu il bersaglio di una ingiunzione giudiziaria del fisco che gli contestò il mancato pagamento di 7 milioni di lire di imposte. Il professionista entrò in causa col fisco che, fra multe e commissioni, gli contestò la somma di 42 milioni di lire. Non sappiamo come è finita.

La signora Maddalena Belziti, piemontese, moglie di un avvocato rapito nell 1986 e deceduto nel 1990, Ha avuto per lungo tempo grosse grane fiscali per un contenzioso sopra la vendita di un immobile. Il fisco ha soprasseduto al pignoramento solo nel 1998, dopo che il caso fu clamorosamente illustrato in una trasmissione televisiva.

La famiglia di Giuseppe Vinci, rapito a Macomer (NU) nel 1995, liberato con un riscatto di 4 miliardi e 250 milioni, si è vista ingiungere, nel 1998, il pagamento di £ 1.600.000.000 di imposte.

Uno dei casi più singolari: Il Dottor Antonio Toxiri, stimato oculista di Nuoro, rapito nel 1984 e liberato dietro un riscatto di 650 milioni, fu completamente rovinato finanziariamente ( e fisicamente ). Dovette vendere tutte le sue proprietà, compresa la sua abitazione a Nuoro dove abitava da 40 anni, e tornarsene al paese natio. La allora SAUB (la cassa Mutua) non gli riconobbe lo stipendio ( e relativi contributi previdenziali) del periodo di prigionia perchè era assente...ingiustificato.

La famiglia Devoto, piccoli industriali di Nuoro, è invece stata multata per la mancata tenuta dei registri contabili, distrutti in un attentato dinamitardo conseguente al rifiuto della stessa di pagare una seconda tranche del riscatto, che i banditi pretendevano dopo la liberazione del sig. Gigino, il rapito.

Per Michelangelo Mundula e la sua famiglia non vi furono grosse vicende tributarie, ma il trattamento del fisco non è stato diverso da quello subito da tutti i rapiti (o meglio, se vi è stato qualche rapito trattato con particolare riguardo dall' erario non ci è dato sapere...). Il farmacista, rapito a Cala Gonone (NU) il 14/08/1988 e liberato il 27 Dicembre successivo dietro il pagamento di circa 400 milioni, l' anno seguente ha regolarmente versato tutti i suoi tributi.

o stesso è stato per il notaio di Olbia Gianfranco Giuliani, Marito della sig. Miria Furlanetto, che tentò di ottenere un rinvio dei versamenti IRPEF. Dopo aver pagato £ 1.000.000.000 per la liberazione della moglie nel 1993, pagò anche l' acconto per il '94.

Ma se lo stato è rigoroso nel riscuotere (su chi può), lo è anche nel risparmiare (legge del buon padre di famiglia); infatti non spende neanche per fare gli accertamenti patrimoniali sugli imputati di sequestro di persona. L' ex-rapito Giovanni Murgia, per provare gli illeciti guadagni dei suoi rapitori ha dovuto condurre personalmente delle indagini patrimoniali. Sommando il costo di queste a quello relativo alle spese legali nella sua costituzione di parte civile, ha speso più di 100 milioni.

Ma non basta...

Lo sapevate che, nella malaugurata ipotesi vengano condannati i Vs. rapitori, essendovi costituiti parte civile, se vorrete il rimborso del riscatto dovrete citare i colpevoli in un separato processo civile e, sempre che vogliate la provvisionale ( cioè un anticipo sulle somme che vi dovrebbero restituire) dovrete procurarvi gli atti del processo, versando solo di bolli il 4% della somma richiesta ? Questo vuol dire che se vi devono restituire 500 milioni Voi ne dovrete pagare 20 (milioni) di imposta di bollo ! ( E senza la certezza di recuperare il maltolto...).


Timidamente, non chiediamo assistenzialismo, ma che vengano concesse dilazioni nei pagamenti delle imposte fino a che non vengono trovati i colpevoli, e che questi, una volta condannati, risarciscano il danno alle vittime, possibilmente col minimo onere a carico di queste ultime.

Scusate.


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