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2006: Titti Pinna

Storia dei sequestri > Dal 2002 ad oggi.

Giovanni Battista Pinna

Martedì 19 Settembre 2006:

alla famiglia Pinna di Bonorva, in Sardegna, giunge una telefonata: "Giambattista lo abbiamo sequestrato noi, preparate 300.000 euro altrimenti lo ammazziamo!"

Vecchio tragico copione. Chi come noi lo ha vissuto lo conosce bene. A qualcuno di noi "ex" fa venire ancora i brividi, qualcun' altro lo ha sepolto sotto i calli dell' esperienza.

Siamo moralmente e empaticamente vicini alla famiglia Pinna ed al signor Gian Battista.

E' un sequestro classico ? E un sequestro anomalo ? I giornalisti si sbizzarriscono in ipotesi, ma di sicuro è un "Sequestro di Persona".

Sono ormai dieci anni che non se ne verificava uno - intendo dei sequestri classici in Sardegna, perchè di sequestri lampo se ne sono verificati vari - dopo che con la nostra piccola insurrezione di "Ex-Sequestrati" portammo l'attenzione dei media su questo grave reato e sulla condizione di essere sequestrato; quella di doppia vittima; la prima dei banditi, la seconda dello stato incapace ma vessatore. Con la nostra modesta ma risoluta "rivolta" forse abbiamo forzato quello che la stessa legge del "blocco dei beni", entrata nel 1991, non aveva ancora ottenuto: la remissione di questo fenomeno. Purtroppo le leggi da noi richieste, quelle che forse potrebbero azzerare il fenomeno, cessato il clamore della stampa non sono mai state promulgate. Parlo del pignoramento dei beni delle famiglie dei sequestratori , attualmente una operazione praticamente impossibile, poichè il pignoramento deve essere richiesto dalle vittime con processo civile, dopo la condanna dei colpevoli, con notevoli spese, perizie e anni di dibattiti. Sarebbe auspicabile invece l'azione d'ufficio del tribunale, in coda all' eventuale condanna dei sequestratori. Ma ve l'ho già detto: siamo vittime due volte... e qualche volta neanche tanto benestanti .

Michelangelo

Cronaca

CRONACA

CAGLIARI, 08/11/2007

Apprendiamo con cauta soddisfazione che i senatori Mariano Delogu e Massimo Fantola hanno presentato un disegno di legge che in quattro articoli equipara il reato di sequestro di persona ai reati di stampo mafioso prevedendo il blocco cautelativo dei beni dei sospettati di rapimento ed il sequestro definitivo dei beni in caso di loro condanna a favore delle famiglie dei sequestrati. Ringraziamo i senatori e chiediamo loro che seguano attentamente l'iter della proposta in modo che non vada persa per strada. Suggeriamo che si attui anche un regolamento che definisca chi debba espropriare i beni e liberarli (nel caso di immobili) dai proprietari (quando questi fossero i malviventi), in modo da poterli utilizzare quali beni di pubblica utilità.

BONORVA, 07/1172006

La manifestazione di solidarietà di oggi sembra una di quelle che lascia il segno. La partecipazione e l' enfasi che ha lanciato tramite i media e tale da non lasciare indifferenti. Un buon segno verso l'esterno da una regione che vuole scrollarsi di dosso un reato contro la dignità della persona. E' stata anche una vetrina di gonfaloni, bandiere e fasce tricolori; tante, troppe. Se ogni bandiera fosse stato un buon proposito avremo già sconfitto il sequestro di persona. Ai discorsi devono seguire i fatti, ogni categoria deve farsi carico per quello che è in suo potere e pressare gli organi di governo affinchè si adottino le opportune misure per abbattere questo reato. Non serve farsi vedere solo quando c'è la festa, perchè anche questo vuol dire speculare sulla pelle del sequestrato. Solo l'unità dell' opinione pubblica, dei politici, dei sindacati e di tutte le categorie interessate sarà la forza che spingerà lo stato a combattere efficacemente i sequestri.

BONORVA, 05/11/2006

Ancora nessun contatto dei rapitori di Titti Pinna. Siamo stati a visitare i suoi familiare per portare la nostra solidarietà e quel poco di esperienza di ex-sequestrati. La famiglia non risulta ancora contattata dai rapitori. E' triste constatare che dopo dieci anni di relativa "pax" tutto è tornato come prima: il rapimento, l'attesa della famiglia, le miserie ed il circo che gira attorno ad un rapimento... .
E' questo quello che temiamo; il sequestro di persona è un' attività che non coinvolge solo coloro che chiamiamo rapitori, ma legittima varie figure, anche istituzionali. Qualche maligno penserebbe che se il sequestro di persona cessasse di esistere molti funzionari perderebbero un occasione facile per fare carriera; ma solo un maligno lo può pensare... .

Ringraziamo il SANTO PADRE che ha ricordato il rapimento Pinna durante l' Angelus in Vaticano.

MANIFESTIAMO INVECE IL NOSTRO STUPORE PER IL DIVIETO OPPOSTO DALLA LEGA CALCIO ALL' ESPOSIZIONE DI UNO STRISCIONE CON LA SCRITTA "TITTI LIBERO" ALLO STADIO. Con gli scandali appena passati la solidarietà verso un sequestrato non poteva che innalzare il livello morale della Lega.

Lo sapete che per il sistema giudiziario il 90% dei sequestri di persona risulta risolto ? Vi sembra verosimile ? Vi spieghiamo l' arcano: Un sequestro viene dichiarato risolto se viene individuato almeno un imputato, indipendentemente dall' esito del processo, cioè indipendentemente dal fatto che alla fine vengano condannati i responsabili.

Apprezziamo le ragazze che hanno fondato il Comitato di solidarietà di Bonorva che, fra tante difficoltà, stanno organizzando varie manifestazioni per sensibilizzare sul problema dei sequestri.
PER MARTEDI' 7 NOVEMBRE 2006 ALLE ORE 10,00 E' PREVISTA UNA GRANDE MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA' CHE PARTIRA' DAL BIVIO SULLA SS 131 (LA CARLOFELICE) E SI FERMERA' AL CENTRO DEL PAESE. E' PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DI CENTINAIA DI PERSONE, PERSONALITA' E SINDACI DA TUTTA LA SARDEGNA. SONO INVITATI A PARTECIPARE TUTTI COLORO CHE HANNO SENSIBILITA' VERSO IL PROBLEMA. Andate avanti, ragazze !

Noi ci saremo non per chiedere ai rapitori di liberare l' ostaggio ma per spronare i nostri politici e le istituzioni ad affrontare il problema.

Titti si è liberato da solo !

SEDILO, 28 MAGGIO 2007.

Titti è riuscito a fuggire dalla tomba in cui era stato gettato. Tomba perchè da là probabilmente non ne sarebbe più uscito. Ecco qual' era l' anomalia di questo sequestro. Nei sequestri storici le "bestie" (leggi rapitori) almeno avevano l'accortezza di curare il rapito, che costituiva comunque un' assicurazione sul capitale. Chi teneva Titti lo ha buttato in un fosso e coperto di escrementi. Una tale porcheria la si è vista forse solo nei lager. Siamo doppiamente felici per Titti, perchè ha finito la sua odissea e perche è riuscito a fuggire da un destino assurdamente tragico. E che dire dei veleni che si sono abbattuti sulla famiglia ? I pettegolezzi, le cattiverie, le voci? Quelle non sono opera dei rapitori. E' ora che tutti noi ci mettiamo una mano sulla coscienza e ci chiediamo perchè si infierisce sulle famiglie dei rapiti, perchè il fenomeno di buttare merda ( così và detto) sulle vittime è sempre successo in tutti i sequestri.

Famiglia Pinna, godetevi questo momento.

In Bon'ora

Michelangelo.



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